INCIPIT
Vogliamo raccontare il nostro viaggio, semplicemente, così come mio marito Alessandro ed io lo abbiamo organizzato e vissuto nei venti giorni delle nostre ferie estive. È stato solo uno dei tantissimi modi diversi con cui la gente in quell’anno, in occasione del Giubileo del 2000, ha raggiunto Roma, a piedi, in bicicletta, sul dorso di un asino, in macchina o con altri mezzi ancora.Il pellegrinaggio è considerato come metafora tangibile della vita. Così come diversi e disparati sono i modi che le persone scelgono per affrontare e gustare le ore e i giorni della loro esistenza, così il pellegrino può decidere di camminare su una strada sterrata o di percorrere in bicicletta un tratto asfaltato. Lungo il viaggio, tappa dopo tappa, ma anche più frequentemente, sono sempre ammesse delle variazioni del mezzo scelto per spostarsi e delle soste per riposarsi, perché le gambe sono stanche e non ti sorreggono più, o anche solo per la voglia di fermarti ad ammirare le bellezze della natura e i luoghi della cultura. A volte possono diventare necessari dei cambi di direzione o delle deviazioni, perché chi procede non può sapere per certo quello che l’attende al prossimo bivio di strada e come il tempo potrebbe cambiare inaspettatamente. Così nella vita non conosci cosa ti riserva il tuo domani, e dovresti sempre essere pronto a cambiare marcia, a fermarti per riflettere e poi trovare la soluzione alternativa per continuare ad andare avanti. Nella vita come nel cammino di un pellegrino non è importante arrivare velocemente, camminare oppure andare di corsa, prendere l’impervio sentiero in salita oppure la strada che attraversa il fresco bosco. La cosa veramente importante è avere ben chiara la Meta finale, continuare a procedere con la voglia e la determinazione di raggiungerla, e tenere sotto controllo il navigatore per evitare di perdersi.
Siamo partiti l’8 luglio 2000 da Modena con sulle spalle i nostri zaini pesanti, ma scrupolosamente organizzati. Eravamo forniti di quel minimo di attrezzatura tecnica che faceva di noi dei pellegrini moderni del XXI secolo. Anche se diversi nell’apparenza esteriore, lo Spirito che ci guidò fu lo stesso che sostenne coloro che nel Medioevo intrapresero con Fede questo viaggio. Leggi tutto.
Intervista all'Autrice
Libro pubblicato EEE-book
VIDEO Presentazione del Libro (P.Rossotti)
Pagina su Il Mondo dello Scrittore Blog
Segnalazione sul sito www.viefrancigene.org
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Questo libro si trova sul sito EEE-book e presso tutti i principali webstore (Amazon, Kobobooks, Libreriauniversitaria, IBS, Bookrepublic, Hoepli, ecc) come e-book e cartaceo.
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GRAZIE!
Ho trovato questo libro molto scorrevole e leggero, piacevole per il modo con cui è scritto. Mi è molto piaciuto in particolare seguire il rapporto che lega i due protagonisti, moglie e marito, in questo viaggio; dal racconto traspare in modo sincero la comunione profonda del loro intimo, le cose che li uniscono e quelle che li rendono diversi, la loro capacità di aiutarsi l’un l’altra in modo sensibile. Nel loro stare e camminare insieme, continuamente, nelle difficoltà e nella spensieratezza di alcuni momenti del viaggio, essi pensano sempre che questo non sia dovuto solo al caso quotidiano, ma anche a qualcosa di più importante e spirituale. Ho apprezzato le descrizioni della natura, le visioni dei paesaggi che l’autrice fa risaltare in quegli aspetti e nelle sensazioni che solo si possono godere ed apprezzare nella solitudine e nel silenzio del lento camminare, lontani dal caos e dalla frenesia della città. by Graziella.
RispondiEliminaIn questo libro una semplice vacanza “alternativa” diventa motivo di crescita individuale e di coppia. Divertente, fluido e gioioso alterna momenti di felicità Vera, a spazi di laconica tristezza che scivolano via in un rapido susseguirsi di emozioni. Mai noioso o pretenzioso, cerca di creare uno spazio per l’incontro e la ricerca di Dio sia per pellegrini che non pellegrini. Un’ avventura da leggere tutta d’un fiato! (almeno per me è stato così), pieno di eventi che rendono il lettore partecipe di alcuni piccoli miracoli frutto della Provvidenza che sempre ci accompagna tutti. by Martina.
RispondiEliminaL'ho letto tutto d'un fiato e conoscendo i posti mi è sembrato di essere con loro. Bello direi!!! by Stella
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RispondiEliminadino verzini caldiero -vr30 aprile 2015 10:50
Ho letto il libro "I miei scarponi sulla Via Francigena " di Elena Moscardo.
Leggendolo era come se fossi in compagnia dell'autore , a camminare e , camminando,a osservare ,gustare,meditare,sorridere,soffrire , gioire ! Il libro è diario,guida,psicologia,saggistica,riflessione . Scritto in forma semplice , di lettura liscia, piacevole nel racconto,nella descrizione dei luoghi,nelle sensazioni nei sentimenti personali.
Lo consiglio ai camminatori e non solo .
Dino Verzini